Una destinazione fuori mano anche per gli amanti dei safari più esperti, la remota isola del Madagascar ha iniziato ad emergere come un’affascinante destinazione faunistica con una manciata di lodge di lusso e campi aperti negli ultimi anni.
Con il 90% di tutta la flora e la fauna endemica del Madagascar e una miscela di cultura austronesiana, africana, araba ed europea, non è difficile definire l’isola davvero unica. Oltre ad essere un’icona dei lemuri – motivo sufficiente per molti per avventurarsi qui – il Madagascar ha tratti di splendide coste dell’Oceano Indiano, esclusivi rifugi isolani, un interno frastagliato da esplorare e un popolo caloroso da conoscere.
La capitale, Antanananarivo (o semplicemente “Tana”), si trova nel cuore del Paese, che, senza molto in termini di rete stradale al di fuori della città, fungerà da fulcro per i visitatori. Da qui si vola a nord verso località balneari di lusso come Anjajavy o Miavana, o a sud verso la foresta spinosa di Androy e la costa frastagliata vicino a Fort Dauphin ad Anosy. Gli amanti della fauna selvatica non possono fare a meno di ascoltare i richiami dell’indri nelle foreste del Parco nazionale di Andasibe-Mantadia.
• Nosy Be
• Osserva i lemuri al Parco Nazionale di Ranomafana
• l’antico palazzo reale del re a Ambohimanga
• Percorri la RN7
• Isola Sainte-Marie
• Parco Nazionale di Masoala
• Avventura sul fiume Manabolo
• Allée des Baobabs
• Parco Nazionale di Tsingy de Bemaraha
Il Madagascar è uno dei 17 paesi definiti “megadiversi” ovvero possiede un vasto numero di specie diverse – molte delle quali non si trovano da nessun’altra parte. Tra i suoi animali residenti vi sono più della metà dei camaleonti del mondo e decine di specie di lemuri.
Il Madagascar era un rifugio per i pirati! Le baie isolate dell’isola, e l’assenza per secoli di potenze europee, hanno fatto sì che il Madagascar fosse un tempo un rifugio sicuro per centinaia di pirati. Uno di loro, il capitano James Misson, avrebbe fondato una colonia anarchica (Libertatia) alla fine del XVII secolo, mentre Ile Sainte-Marie, a quattro miglia dalla costa orientale del Madagascar, era semplicemente definita “l’isola dei pirati” sulle carte geografiche dell’epoca. Innumerevoli briganti, tra cui il capitano Kidd, vi si rifugiavano quando non saccheggiavano il bottino. Alcuni sono sepolti nel cimitero dell’isola.
La prima cosa che viene in mente quando si pensa alla cucina americana sono i classici come hamburger, pollo fritto, hot dog e frittelle. Così come molte altre cose americane, anche la cucina ha beneficiato delle molteplici influenze importate durante la grande migrazione da tedeschi, inglesi, francesi, olandesi, sudamericani e italiani. Queste sono solo alcune delle culture che hanno contribuito al cibo che oggi è considerato tipicamente americano. Da provare: Buffalo Chicken Wings; Tater tots; Apple Pie; Barbecue Ribs; Reuben Sandwich.
I cittadini italiani, in possesso di passaporto valido almeno per sei mesi, che intendano recarsi negli Stati Uniti d’America, per scopi turistici, necessitano di un regolare visto d’ingresso.
I famosi festival negli Stati Uniti sono diventati, nel corso degli anni, alcune delle esperienze di vita più ricercate e ambite. Sono esperienze condivise. Ti avvicinano alla terra, alla sua gente, alle diverse credenze e tradizioni, che si uniscono per regalarti la grande avventura americana dei tuoi sogni.
Da non perdere:
Ad eccezione dell’Alaska, dominata da caratteristiche climatiche subpolari, gli USA hanno un clima essenzialmente temperato che varia da zona a zona in rapporto sia alla vastità del territorio, sia alla sua conformazione, sia alla sua apertura su tre distinti fronti marittimi. Con l’esclusione delle fasce costiere atlantica e pacifica, la vastissima area centrale è una specie di corridoio, ampiamente aperto a nord e a sud, agli alterni movimenti di due masse d’aria: la polare continentale, proveniente dal Canada, e la tropicale marittima, proveniente dal Golfo del Messico, che si spingono nell’interno del Paese. D’inverno l’aria polare, fredda e asciutta, può raggiungere le regioni meridionali, generalmente miti, arrecando anche improvvise gelate. D’estate l’aria tropicale calda e umida può spingersi fino alla zona dei Grandi Laghi, portando pioggia e banchi di nebbia.
Peculiare è il clima della California, di tipo mediterraneo, con inverni miti ed estati calde. In inverno, come in estate, talvolta la costa è investita dal vento Santa Ana, secco e carico di polvere. Tali venti e le scarse precipitazioni causano – soprattutto nel periodo estivo, ma non solo – forti incendi, che colpiscono anche le zone abitate site nei pressi di foreste o folte vegetazioni. In considerazione delle elevate temperature dei mesi estivi e della siccità anche durante le altre stagioni, esiste un concreto rischio di focolai in Arizona, California e New Mexico. Nel periodo estivo è opportuno evitare le zone desertiche a est e a nord est di Los Angeles e Phoenix, la città più assolata e torrida degli Stati Uniti.
GENNAIO ★★★★★
FEBBRAIO ★★★★★
MARZO ★★★★★
APRILE ★★★★★
MAGGIO ★★★★☆
GIUGNO ★★★☆☆
LUGLIO ★★★☆☆
AGOSTO ★★★☆☆
SETTEMBRE ★★★★☆
OTTOBRE ★★★★★
NOVEMBRE ★★★★★
DICEMBRE ★★★★★
Washington è la capitale degli Stati Uniti d’America. Oltre alla residenza del presidente degli Stati Uniti d’America, Washington DC ospita la sede della Camera dei rappresentanti e del Senato.
da -6h sulla costa orientale a -9h su quella occidentale. Vige l’ora legale (eccetto in pochi Stati) ed in genere inizia due settimane prima e finisce una settimana dopo l’entrata in vigore in Italia.