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GIORDANIA – JERASH

Jerash, a spasso nella storia nel sito archeologico

GIORDANIA – JERASH

  • Jerash nella storia
  • Il sito archeologico di Jerash
  • Informazioni utili per la visita di Jerash

Viaggiatori amanti della Giordania, eccovi a Jerash, la seconda città dopo Petra preferita dai turisti. Antichissima città appartenente alla Decapoli, presenta strutture architettoniche in ottimo stato di conservazione, fonti di innumerevoli studi archeologici. Situata a Nord della Giordania, sulle sponde dell’omonimo fiume, l’Antica Gerasa ha una posizione di grande importanza strategica. Le prime tracce di insediamenti risalgono al Neolitico, ma la sua espansione non si è fermata nel corso dei secoli. Visitare Jerash vi farà conoscere a pieno le vicende chiave del passato mediorientale, e la storia di un popolo da sempre consapevole e orgoglioso della propria eterogenea cultura. Fu proprio la continua rivoluzione geopolitica e sociale che stravolse il territorio della Giordani del Nord, che ha reso Jerash un punto di riferimento turistico senza precedenti.

Nel 64 a. C. la città divenne parte della Repubblica Romana: il generale Pompeo, la trasformò nella più importante città appartenente alla Decapoli del Vicino Oriente. Dopo il dominio nabateo – ancora tracciabile architettonicamente sul posto – sotto Adriano la città si espanse, sia urbanisticamente sia per numero di abitanti. La fama di Gerasa era nota in tutto il governatorato siriano. Nel III secolo raggiunse l’apice politico col conferimento del titolo di colonia. Nel V secolo Gerasa subì un lungo processo di cristianizzazione, che portò all’edificazione di edifici sacri. Giustiniano finanziò la costruzione di sette chiese, puntando alla commistione tra cultura bizantina e occidentale. Nel 636 fu conquistata dagli arabi. Fu punto di riferimento per il traffico mediorientale, grazie alla sua architettura di stampo romanico, fino al devastante terremoto del 1747, che la distrusse portandola al declino.

Solo nel 1900, ci fu una vera e propria riscoperta archeologica della città. Sotto la sabbia si è mantenuto un vero tesoro dal valore artistico e culturale incommensurabile. Gli scavi hanno portato alla luce alcune strutture di matrice latina – teatro, tempio e terme – arroccate nei pressi del Foro. Quest’ultimo monopolizza l’ingresso meridionale e si apre lungo un perimetro ellittico allo scopo di collegare il Tempio di Zeus con quello del Cardus maximus, il principale asse nord-sud lungo 800 metri che conserva ancora la pavimentazione originale.

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IL SITO ARCHEOLOGICO DI JERASH

Preparatevi ad un tuffo nella storia attraverso il sito archeologico di Jerash. Qui sono custodite importanti testimonianze storiche, soprattutto risalenti all’epoca romana. L’impianto urbanistico presenta i classici canoni costruttivi delle grandi città coloniali, con grandi e monumentali porte di accesso, strade ortogonali e imponenti edifici pubblici. Scoprirete uno splendido esempio di insediamento italico nel Medio Oriente, con elementi che uniscono lo stile greco-romano a quello arabo-orientale.

I principali monumenti storici sono visitabili in 3-4 ore. Oltrepassando l’arco di Adriano e percorrendo il decumano è possibile accedere a tutte le principali attrazioni.

Ecco i principali punti d’interesse del sito archeologico:

L’ARCO DI ADRIANO

L’arco di Adriano fu costruito nel 129 d.C., per commemorare la visita dell’imperatore romano. Avrebbe dovuto diventare la porta meridionale della città, ma non fu mai integrato nelle mura esterne. A livello architettonico presenta quattro colonne poggiate su basamenti decorati con foglie d’acanto. Alla sommità, le colonne presentano capitelli corinzi, che scandiscono la partizione della facciata greco-romana. A lato sono ancora presenti due delle quattro arcate minori che fungevano da ingresso. Al di sopra di esse, si possono ammirare due piccole edicole, con trabeazione e timpani indipendenti.

L’IPPODORMO

L’Ippodromo di Jerash occupa un’area di 13000 mq, con una lunghezza di 245 m e una larghezza di 52 m. Sorge a poca distanza dall’Arco di Adriano, e rappresenta a pieno la cultura coloniale romana, che dava grande importanza alle costruzioni pubbliche, destinate al divertimento e allo svago del popolo. Con la sua imponenza arrivava ad ospitare più di 15000 spettatori, che qui assistevano a corse di cavalli, di bighe o rievocazioni di grandi battaglie. Al suo interno ospitava stalle, magazzini per lo stoccaggio del foraggio e camere dedicate alla preparazione degli spettacoli. Tutt’oggi, anche grazie ai recenti restauri, ospita spettacoli di rievocazione degli antichi fasti, durante il Festival di Arte e Cultura di Jerash.

Vi affascinerà per la sua grandezza e l’incredibile struttura architettonica.

IL FORO

Vero simbolo di tutto il sito archeologico di Jerash, il Foro è un’imponente opera pubblica di forma ellittica. Originariamente collegava il Tempio di Zeus al Cardus Maximus, tramite una fila di 56 colonne di ordine Ionico risalenti al I secolo d.C., che circondavano la grande piazza centrale lastricata di pietra calcarea.  Al centro della piazza noterete due altari e una fontana risalente al VII secolo d.C.. La funzione originale del Foro è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi: per alcuni era un luogo di culto, per altri un centro dedicato al commercio cittadino.

In ogni caso questa grande area colonnata vi colpirà col suo fascino. Ancora oggi durante il Festival di Arte e Cultura di Jerash, il luogo rivive con un’incredibile installazione di luci.

I TEATRI

I teatri di Jerash, ottimamente conservati, testimoniano quanto fossero importante per l’impero offrire cultura e spettacoli, per aggiudicarsi i favori del popolo. Nell’Antica Gerasa esistevano tre teatri. Oggi ne resta uno a Nord e uno a Sud della città, entrambi capolavori dell’architettura.

Il Teatro del Nord, risalente al 165 d.C. è il più piccolo dei due. La sua funzione cambiò più volte nel corso dei secoli, fu usato anche come parlamento in occasioni di assemblee, e cadde in disuso dal V sec. Ha un’ampia gradinata, che poteva ospitare fino a 1600 spettatori, e un proscenio monumentale, con iscrizioni in greco e in latino. Gli interventi di restauro hanno riportato alla luce l’antico splendore del granito rosa locale da cui è composto.

Il Teatro del Sud, costruito tra il 90 d.c. e il 92 d.C. dall’imperatore Domiziano, è il più grande: la sua capienza è di circa 5000 spettatori. Per proteggerli dal caldo torrido venivano montate grandi vele di tessuto, che creavano anche suggestivi giochi di luce e ombre. In passato ospitava un palcoscenico costituito da due piani sovrapposti, con decorazioni e iscrizioni in greco. Sul fondo della scena, dietro al palcoscenico, spiccano edicole decorative che fungevano da scenografia permanente. Ciò che lo rende veramente incredibile è la sua acustica eccellente: da ogni punto della platea è assicurata la migliore percezione sonora. Tanto che, ancora oggi, è qui che si svolgono gli spettacoli durante il Festival di Arte e Cultura di Jerash. L’orchestra viene collocata in una sorta di fossa, in posizione centrale, proprio ai piedi del palco.

IL TEMPIO DI ZEUS

Uno dei più importanti monumenti di Jerash, il maestoso Tempio dedicato a Zeus, fu costruito tra il 162 d.C. e il 163 d.C. Si trova su un altura e si compone di una scalinata in pietra, che conduce ad un’ampia terrazza panoramica. Da qui godrete di una splendida vista su tutto il sito archeologico.

I resti del tempio, che andò quasi completamente distrutto durante il terremoto, comprendono un vasto cortile porticato con un peristilio, in parte ancora ben conservato, e parte dei basamenti murari della cella sacra.

LE CATTEDRALI BIZANTINE

Nella parte alta della città troverete tre chiese di origine Bizantina. La prima, dedicata a San Giorgiorisale al 530 d.C. Ospitava degli splendidi mosaici, che furono depredati durante la dominazione degli Omayyadi. Un’altra, dedicata a San Giovanni Battista, è di epoca poco successiva. Ha una particolare pianta a forma di “ferro di cavallo”. Il pavimento è decorato con raffinati mosaici, che rappresentano alcune città egiziane che erano in contatto con Jerash. L’ultima chiesa, consacrata nel 533 d.C., è dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Conserva ancora alcuni mosaici zoomorfi nella pavimentazione.

TEMPIO DI ARTEMIDE

Tempio dedicato alla dea Artemide, edificato tra il 150 d.C. e il 170 d.C.. Sebbene pesantemente danneggiato, vi colpirà per la bellezza delle sue 11 colonne corinzie in pietra locale, che durante le giornate di vento oscillano leggermente dandovi un incredibile senso di instabilità.

CARDO MASSIMO O DECUMANO

Percorrete il Cardo Massimo, è la strada colonnata lunga circa 800 m che attraversa la città. Lungo le sue tappe scoprirete la storia della Giordania. La via è fiancheggiata da 500 colonne, originariamente dava l’accesso a diversi palazzi e ai luoghi fulcro della vita cittadina, come il Ninfeo o il Macellum, l’antico mercato. Ancora oggi sono ben visibili i solchi lasciati dei carri carichi di merce che per secoli hanno solcato il lastricato in pietra che collegava l’estremità settentrionale della città a quella meridionale.

Lungo il Cardo Massimo sorge il Ninfeo, ennesima meraviglia che vi emozionerà se siete amanti della storia. La monumentale fontana, dedicata alle ninfe, fu costruita nel 191 d.C. Era composta da due piani sovrapposti sormontati da una semicupola a forma di conchiglia, sorretta da capitelli corinzi, ancora ben conservati. Il piano inferiore, di pregiato marmo, raccoglieva l’acqua che sgorgava dalla sommità della cupola, per poi convogliarsi in due sculture zoomorfe raffiguranti dei leoni.

Continuando la vostra camminata nella storia di Jerash, raggiungerete l’ingresso dell’antica Agorà. Qui si svolgeva l’antico mercato del pesce e della carne, il Macellum. Un suggestivo mercato coperto, luogo ricco di fascino. Oltre che fulcro commerciale serviva come punto di ritrovo per i cittadini, che si riunivano a discutere degli avvenimenti della città. Sfondo chiassoso della vita quotidiana, ricco di profumi e colori.

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INFORMAZIONI UTILI PER LA VISITA DEL SITO ARCHEOLOGICO DI JERASH

Durata: 3-4 ore per la visita dei principali monumenti storici.

Orari: tutti i giorni dalle 8 alle 16 durante il periodo invernale; dalle 8 alle 17 in estate.

Prezzi: biglietto, acquistabile direttamente all’ingresso,  10 Dinari Giordani, pari a 13 Euro circa. Incluso col Jordan Pass.

Per rimanere costantemente informati fare riferimento all’Ente Nazionale per il turismo Giordano.

Equipaggiamento:  scorta d’acqua e una Kefia, tipico copricapo mediorientale, per ripararvi dal sole.

Troverete tanti negozi, prima dell’ingresso nel sito, dove acquistare copricapo, bevande e souvenir.

Distanze:

da Petra: 280 km circa 3 ore e 40 minuti

da Amman: 53 km, circa 50 minuti

➸ Amman e la cittadella

➸ Mar Morto

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