Partire per l’India significa muoversi in un Paese grande quanto tutta l’Unione Europea. Dalle cime dell’Himalaya alle coste dell’Oceano Indiano, passando per il sacro fiume Gange. Venite a scoprire una realtà distante e profondamente diversa da quella europea. In India tutto vi sembrerà nuovo, più colorato, più profumato, più speziato, più sacro, più avventuriero, più autentico. La selvaggia giungla descritta da Salgari, i paesaggi da Mille e una Notte, le vette del massiccio Himalayano, i palazzi principeschi del Rajasthan, gli immensi santuari del Sud India. Mille volti vi aspettano in India. Per un viaggio spirituale, culturale, avventuriero che vi farà conoscere un popolo accogliente e ospitale, rispettoso e profondamente devoto. Lasciatevi travolgere senza resistenza dal fascino di Varanasi, meta di pellegrinaggio per i devoti hindu, che vanno a bagnarsi nel Fiume Sacro Gange. Avventuratevi in trekking tra gli scenari stupendi di Manali. Rilassatevi nelle antiche terme di Manikaran. Fatevi trasportare nella spiritualità di buddismo, induismo e sikh. Deliziatevi nei mille sapori speziati. Non vi basterà un solo viaggio per scoprire e riscoprire l’India. Un’esperienza unica ed infinita.
LA MANO SINISTRA È CONSIDERATA IMPURA. In India è consigliato non usare mai la mano sinistra perché essa è considerata impura e riservata alle abluzioni. La mano sinistra viene utilizzata quotidianamente solo per l’igiene personale. Tutte le altre attività si svolgono con la destra, mangiare, contare i soldi, indicare qualcuno, toccare un luogo Sacro.Ciò risponde al principio di non contaminazione tra ciò che è puro e ciò che invece non lo è.
IL KUMBH MELA È IL RADUNO RELIGIOSO PIÙ POPOLOSO DEL MONDO. Il Kumbh Mela si tiene ciclicamente in quattro luoghi sacri diversi: Allahabad, Haridwar, Ujjain, e Nashik. Il più importante è quello di Allahabad, alla confluenza del sacro fiume Gange con il fiume Yamuna e col mitologico fiume Saraswati. È un pellegrinaggio indù che si ripete ogni 12 anni e nel corso dei 55 giorni della sua durata si stimano oltre 100 milioni di pellegrini.
La cucina indiana è un incredibile mix ereditato dalle culture che si sono incontrate nei secoli nel Paese, e delle diverse religioni che qui convivono. Preparatevi ad essere estasiati da combinazioni uniche di spezie, che in India sono ritenute garanzia di buona salute. Dosate sapientemente in base ai principi dell’Ayurveda vanno ad arricchire ogni pietanza. Molti piatti sono vegetariani, date le restrizioni dettate dalla religioni. Deliziatevi tra i celebri samosa e kati roll, da sgranocchiare per strada, il pollo Tikka Masala, il Meetha Paan..e le tantissime altre specialità . Non dimenticate anche i dolci indiani tipici tra cui il Daulat ki Chaat, un irresistibile soufflé. Tutto sarà accompagnato da pregiati tè, anche questi aromatizzati da spezie come anice, cannella e cardamomo. A fine pasto potete facilitarvi la digestione masticando semi di cumino e cardamomo.
Nuova Delhi, la capitale dell’India, si erge come un crocevia vibrante di cultura, storia e modernità. Con una storia millenaria che si intreccia con leggende antiche e imperi potenti, la città rappresenta un connubio affascinante tra passato e presente. Le sue strade pulsano di vita frenetica, con una miscela di automobili, rickshaw colorati, e pedoni che si muovono attraverso il caos organizzato della metropoli. I monumenti storici narrano storie di epoche passate, mentre i grattacieli moderni testimoniano la crescita economica accelerata del paese. Un’icona indiscussa è il maestoso Forte Rosso, una struttura imponente che sorge con maestosità nel cuore della città. Costruito nel XVII secolo dal imperatore moghul Shah Jahan, il Forte Rosso è un esempio superbo dell’architettura moghul, con le sue pareti di arenaria rossa che racchiudono una ricca storia di intrighi politici e potere.
L’India è una terra di festival, dove persone di religioni diverse convivono armoniosamente. L’ampia varietà di feste celebrate in India è una vera e propria manifestazione della sua ricca cultura e delle sue tradizioni. Anche se le celebrazioni si svolgono durante tutto l’anno, da ottobre a gennaio è il periodo in cui il Paese può essere visto al meglio della sua vitalità.
I Festival in India sono affascinanti e numerosissimi! Di seguito, vi proponiamo tre dei migliori festival da includere nel vostro viaggio.
• Chhat Puja Festival:Chhat Puja: la festa del potente Dio del Sole. Questo festival celebra e offre gratitudine a Lord Surya, che rappresenta la fonte permanente di vita e sostentamento su questa terra. I momenti salienti sono l’offerta dell’acqua del fiume a Lord Surya all’alba e al tramonto. La gloria mattutina del sole che sorge e la maestosità del sole che tramonta evocano un senso di potere e soggezione tra milioni di devoti, che vengono a rendere omaggio a Lord Surya. Gli indiani eseguono i rituali e le abluzioni con devozione e sacralità per ottenere l’appagamento dei desideri.
Quando: Novembre. Dove: in Bihar e nell’Uttar Pradesh orientale.
• Holi Festival: la Festa dei Colori, la celebrazione della vita e della rinascita interiore dell’uomo. È una delle feste più colorate e vivaci del Paese, un inno alla gioia piena, la liberazione da ogni tristezza e afflizione. La festa comincia la sera precedente alla luna piena, con l’accensione di una grande pira sulla quale ciascuno dovrà ritualmente depositare dolori, dispiaceri e afflizioni. Un recipiente colmo di semi d’orzo del nuovo raccolto viene posizionato sotto il falò, e via via che il fuoco tosta i semi le persone li mangiano. Al sorgere del sole, e durante tutto il giorno seguente, polveri colorate mescolate all’acqua vengono gettate sulla folla che festeggia cantando e ballando per le strade, in un clima più che travolgente. Quando: tra febbraio e marzo, precisamente inizia con la notte della prima luna piena di marzo, seguendo le regole del calendario indù. Dove: in tutta l’India.
Considerando la vastità e la grande varietà di paesaggi presenti nel Paese, in India si rilevano notevoli differenze climatiche da una regione all’altra, con clima subtropicale al nord, e tropicale dal centro al sud. Le stagioni sono determinate dai monsoni e in linea di massima se ne distinguono 3: inverno fresco e soleggiato (dicembre/febbraio) estate calda e afosa (marzo/maggio) e stagione delle piogge (giugno/ottobre) con rovesci intensi e duraturi. Nella parte sud orientale i monsoni possono protrarsi anche fino a dicembre. Al nord e nella zona dell’Himalaya gli inverni sono freddi e nevosi, mentre le estati risultano fresche e piacevoli. Il periodo migliore per il vostro viaggio in India dipende dalla zona che volete visitare, ma generalmente consigliamo di partire tra ottobre e marzo.
Il periodo migliore per un viaggio in Giordania è durante la primavera e l’autunno, aprile-maggio e ottobre-novembre, evitando così le roventi temperature dell’estate ed il clima freddo sull’altopiano giordano durante l’inverno.
GENNAIO ★★★★★
FEBBRAIO ★★★★★
MARZO ★★★★★
APRILE ★★★☆☆
MAGGIO ★★★☆☆
GIUGNO ★☆☆☆☆
LUGLIO ★☆☆☆☆
AGOSTO ★☆☆☆☆
SETTEMBRE ★☆☆☆☆
OTTOBRE ★★★★☆
NOVEMBRE ★★★★☆
DICEMBRE ★★★★☆
Rupia indiana (INR). La rupia è una moneta storica, che affonda le sue origini secoli fa. Difatti, il primo a utilizzarla fu molto probabilmente il sultano indiano Sher Shah Suri intorno al 1500.
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e almeno 2 pagine libere consecutive. Visto di ingresso India: Il visto con una validità di 30 giorni può essere utilizzato per un soggiorno in India di massimo 30 giorni consecutivi.
L’India copre un totale di 3.287.263 chilometri quadrati e, nonostante sia un paese molto grande, ha un solo fuso orario. + 4,30 ore rispetto all’Italia, + 3,30 quando in Italia vige l’ora legale.