SICILIA – DA PALERMO A SAN VITO LO CAPO
Percorrere la costa occidentale della Sicilia in auto, on the road, è un’esperienza unica che vi regalerà scorci indimenticabili. Se da Palermo siete diretti a San Vito lo Capo vi attendono 108 km ricchi di punti spettacolari, per natura e storia. Ecco le tappe assolutamente imperdibili.


TORRE DI CALA ROSSA
Fate la prima sosta nel comune di Terrasini, tra Cala Rossa e Cala Bianca. Qui vedrete una torre di difesa costiera che faceva parte del sistema di Torri costiere della Sicilia: è la torre Alba, detta anche Torre di Cala Rossa. Costruita nel 1589 e restaurata nel corso dei secoli, ha base quadrata e mura merlate sulla terrazza. Con i suoi 8 metri per lato e 15 di altezza, affianca un edificio usato per anni come convento. Dal 2007 la struttura è pubblica e viene usata come suggestiva location per manifestazioni culturali e sociali.


BORGO PARRINI
La vostra sorprendente seconda sosta è nel comune di Partinico. Una boccata di aria dal sapore catalano nel piccolissimo borgo ispirato all’artista spagnolo Gaudì. Resterete estasiati dai colori degli edifici di Borgo Parrini. Il Borgo, una volta dimora dei Gesuiti, i Parrini appunto, era rimasto quasi disabitato quando un imprenditore locale decise di rilanciarlo e rinnovarlo. Aiutato dai pochi abitanti rimasti, trasformò tutto il borgo colorando gli edifici , ricoprendo pavimenti e muretti di piastrelle dai colori sgargianti, e decorando i muri con murales e opere d’arte. Sulla falsa riga della Barcellona di Gaudì. Percorrete le stradine del borgo divertendovi a scovare tutte le scritte. Concedetevi una sosta nel bar del Borgo prima di riprendere il vostro on the road, anche nei suoi interni ritroverete l’insolita bellezza del borgo.


BORGO DI SCOPELLO
Ultima tappa che vi separa da San Vito lo Capo è un’incantevole frazione del comune di Castellammare del Golfo. Il borgo di Scopello, immerso in un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. A dominare il panorama i due iconici scogli, gli alti faraglioni di Scopello. Emergono dal mare cristallino del golfo, circondato da una rupe rossastra. Il nome del borgo deriva dal greco Skopelòs, che significa proprio scoglio. Vi trasporterà in un’atmosfera che sa di antico, con i resti dell’antica tonnara, testimoni del forte legame con il mare. Se riuscite ad arrivare la mattina cercate di accaparrarvi una sdraio sulla magnifica spiaggia dei Faraglioni. Una nuotata tra queste acque cristalline è una ricarica di benessere. Anche i fondali sono tutti da scoprire.
Salite poi per una passeggiata tra gli edifici storici del borgo, raccolti intorno alla piazza centrale.
Dalla cinquecentesca Torre Bennistra avrete una vista inspiegabilmente bella.
Non perdete l’antica tonnara. Anche se è di proprietà privata è possibile visitare gli antichi magazzini e un piccolo museo con tour guidato. Le vecchie case dei pescatori, affacciate direttamente sul mare, ospitano i fortunati vacanzieri.
Da questo delizioso borgo potete accedere alla Riserva Naturale dello Zingaro. Vi parleremo nel prossimo post di questa stupenda oasi naturalistica lunga 7 km da percorrere a piedi.
SAN VITO LO CAPO
la vostra destinazione vi aspetta. Dopo queste affascinanti tappe sulla costa occidentale raggiungete l’incantevole borgo marinaro incastonato tra la rocciosa Piana dell’Egitarso e il promontorio del Monte Monaco.
Se arrivate per cena vi aspetta il cous cous più buono del mondo. Parola dei giudici del Campionato Mondiale di Cous Cous che si tiene ogni anno a San Vito Lo Capo.




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