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LA CUCINA A LANZAROTE

I piatti assolutamente da provare

LA CUCINA A LANZAROTE

LA CULTURA GASTRONOMICA DI LANZAROTE

Tra paesaggi selvaggi, colate di lava solidificata, mare turchese e montagne rossastre, sull’isola di Lanzarote le vostre papille gustative non resteranno insoddisfatte. La cucina locale è conosciuta come conejera. Riflette lo spirito della sua natura e della sua gente: autentica, tradizionale, legata a ciò che Madre Natura le offre. Non mancano i contrasti nei prodotti cullati dal vento del deserto, coccolati dal clima mediterraneo e profumati dai terreni vulcanici. Preparatevi a scoprire gusti vivaci e insoliti, divertitevi tra le mille tapas, degustate formaggi di latte delle capre che pascolano tranquille, sorseggiate gli ottimi vini.

Gli isolani sanno trarre il meglio dai prodotti della zona, offrendovi piatti che non potrete dimenticare. La nuova cucina, che si è evoluta per l’intensificarsi del turismo, parte dalla materia prima, trasformandola in mille sfumature, senza deturparla, anzi recuperando e valorizzando anche le varietà perdute. Tipico esempio è la patata, qui coltivata in varietà introvabili altrove. 

Troverete ristoranti, ristorantini, locali, localini, e circoli: i Teleclub. Qui i residenti si ritrovano per giocare a carte e pranzare con la famiglia. Vi offriranno solo genuinità, semplicità e piatti decisamente locali, con menù giornaliero e molto breve in base alla disponibilità del cuoco. Fate l’esperienza di mangiare insieme agli isolani per scoprire la vera cucina casalinga, in un’atmosfera altrettanto casalinga!

Scoprite con la nostra Food Guide i piatti che non dovete assolutamente perdervi nella stupenda isola che state vivendo!

LE SPECIALITà DA NON PERDERE

GOFIO

Nessuna guida sul cibo di Lanzarote può iniziare da qualcosa di diverso dal gofio, una componente imprescindibile della gastronomia isolana. Storicamente ha rappresentato la pietanza più importante delle Canarie, consumata fin dall’epoca aborigena.

Si tratta di una farina di cereali tostata, ad alto valore nutrizionale. Viene consumato in ogni pasto, mescolato con latte di capra, miele oppure con guarapo (melassa della palma canaria, tipica dell’isola di La Palma). Lo troverete anche all’interno delle zuppe o nei brodi di pesce, e infine sulla crosta del caratteristico formaggio canariano di capra.

MOJO

Più che di un piatto si tratta di un accompagnamento costante. In ogni vostro pasto sull’isola vi porteranno delle allegre ciotoline colorate: di verde, per il mojo al coriandolo, rosso, per quello piccante, col peperone picòn canarino e bianco, per quello a base d’aglio. Intingete senza pura le vostre immancabili  papas arrugadas, le patate rugose, cotte con la loro buccia e sale grosso. Non sbucciatele assolutamente!

PESCE

Il pesce fresco è una parte essenziale della cucina tradizionale di Lanzarote. Tonno, nasello, cernia, pesce relitto, branzino, merluzzo giallo, vieja e murena sono alcuni dei pesci più tradizionali. Lo troverete cucinato in tutti i modi possibili. Il più famoso sull’isola è il sancocho, preparato con cernia salata, spezie, patate, patate dolci, e di solito è accompagnato da mojo e gofio. Imperdibile è il pesce salato, alla base dell’alimentazione delle Isole Canarie fino al XX secolo, attualmente tornato in voga presso i turisti.

SOPA E POTAJES

Zuppe e minestroni fatti di ortaggi, legumi, tuberi e tutti i prodotti delle terre delle isole Canarie. Gustate la sopa de cebollas, la zuppa di cipolle, il potaje de berro (il crescione) o il potaje de garbanzos, il minestrone di ceci. Senza tralasciare il gustosissimo puchero ccanario, la ricca zuppa di legumi, ortaggi e carne.

FORMAGGIO DI CAPRA

A Lanzarote la produzione casearia ha una lunga tradizione artigianale. Col latte crudo delle capre, che qui pascolano da secoli indisturbate sui terreni vulcanici, si produce un delizioso formaggio. Troverete varie stagionature e affinature, non perdete quelli affumicati naturalmente e ricoperti da uno strato di gofio o paprika. Se siete amanti del formaggio concedetevi una visita in una delle tante Quaserie, i casefici artigianali, dove potrete degustarli e approfondire i metodi di produzione.

DOLCI

Solo per citarne alcuni deliziatevi con il bienmesabe, fatto di mandorle, biscotti, uova, zucchero e liquore Moscatel, e con il frangollo un impasto di acqua, farina di miglio, mandorle, zucchero e fichi e servito con crema o cioccolato fuso.

VITICOLTURA A LANZAROTE

La Geria è una zona di Lanzarote tutta da scoprire, preparatevi ad inebriarvi nei profumi del mosto, vedrete vigne uniche al mondo, dalla particolarità emozionante e quasi magica. Tutto ebbe inizio nel 1730. Lanzarote un tempo era detta il granaio delle Canarie, per la sua ricchezza di coltivazioni di grano e legumi. Se oggi invece è soprannominata Isla del Fuego è a causa dell’eruzione del 1730. La Montañas del Fuego (oggi parte del Parco Nazionale del Timanfaya), iniziò ad eruttare e per circa sei anni continuò ininterrottamente, distruggendo ogni coltivazione. Alla fine lasciò quasi un terzo di Lanzarote sommersa da cenere, lapilli e picón: la polvere e i sassolini neri vulcanici. E proprio da questa distruzione che nacque la viticoltura a Lanzarote. Grazie all’intuizione dei suoi abitanti, che iniziarono a scavare nella lava, fino a raggiungere il suolo, ed impiantarvi le prime varietà di vite. Lo strato di picon ha l’incredibile capacità di trattenere l’umidità che di notte arriva dall’oceano e farla penetrare fino alle radici delle piante. Muretti a secco di pietra vulcanica, di forma circolare o semicircolare(oggi anche rettangolare), proteggono le pianticelle, facendo da barriera agli onnipresenti venti. Visitando i vigneti resterete rapiti da un paesaggio quasi surreale: il fondo nero, i muretti bassi, e in mezzo i tralci. Il terreno vulcanico regala ad ogni tipo di vino prodotto sull’isola un sapore caratteristico e unico, profumi inusuali e introvabili altrove. Non vi resta che provarli tutti. Il modo migliore è un tour tra le cantine, le bodegas, da soli o accompagnati da un Tour guidato. Lungo la strada de La Geria ne troverete almeno 14, dalle più piccole e artigiane a quelle più grandi. Se siete interessati ad una panoramica storica non potete perdervi la visita alla prima cantina di Lanzarote: El Grifo, sull’isola dal 1775. Potrete partecipare ad una visita guidata tra i vigneti e le cantine, oltre che alla degustazione. Una curiosità: la nota etichetta col logo del Grifone è frutto del genio dell’architetto più importante dell’isola, César Manrique.

Nel vostro peregrinare per le cantine spaziate tra un calice di Malvasía Volcánica, dal vitigno autoctono di Lanzarote e unico al mondo, e uno di Listán negro. Concludete in dolcezza col Musactel il vino dolce di Lanzarote, ve ne innamorerete irrimediabilmente.

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