Misteriosa e affascinante, l’Arabia Saudita è uno scrigno di tesori archeologici, sacri e naturali. Tra i lunghi paesaggi desertici nasconde una storia millenaria. Le città sacre e antichissime si affiancano alle metropoli modernissime. Spostatevi sugli itinerari percorsi da Maometto e incantatevi nella bellezza della Valle rifugio di Mosè. Tra tradizioni radicate e innovazioni recenti saprà catturarvi e conquistarvi, in un crescendo di emozioni.
L’Arabia Saudita è nota per essere uno dei principali produttori di datteri al mondo. Questo paese, situato nella penisola arabica, ospita la regione di Al Qassim, che è famosa per avere più di 8 milioni di palme da dattero. Questa abbondanza di palme da dattero permette all’Arabia Saudita di coprire circa il 25% della produzione mondiale di datteri.
Ogni anno, la regione di Al Qassim celebra la raccolta e la bontà dei datteri con un festival dedicato a questo delizioso frutto. Questo festival è un’occasione importante per la comunità locale e offre ai visitatori l’opportunità di assaporare una varietà di datteri freschi e prodotti derivati, oltre a godere di spettacoli culturali e tradizionali.
La cucina tipica saudita vive di tradizione e antiche ricette tramandate. Protagonista il riso, insieme alle colorate spezie. Sono vietati la carne di maiale e l’alcool. Lo champagne è sostituito dal pregiato succo di dattero, frutto simbolo della resistenza degli arabi. Il khubz è il tipico pane senza lievito, cotto in un forno speciale. Il pasto è un momento di ritrovo e convivialità, con i piatti condivisi dai commensali. Il piatto che non dovete assolutamente perdere è la kabsa, il piatto nazionale dell’Arabia Saudita. A base di riso cotto con brodo di pollo e insaporito da spezie fra cui cipolla, cardamomo, cannella ed aglio. Si aggiungono uva passa, datteri e mandorle e infine la carne di pollo, manzo, capra o cammello. Completo e goloso. Per strada si sgranocchiano falafel e a fine pasto ci si addolcisce con Umm Ali e i biscotti Ma’amoul, ripieni di pistacchi, noci, mandorle e, naturalmente, datteri.
Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita, è una città affascinante che combina la modernità con una ricca storia culturale. Mix affascinante di modernità e storia. Da un lato, troverai grattacieli scintillanti e centri commerciali all’avanguardia, mentre dall’altro potrai esplorare luoghi storici che raccontano la ricca tradizione dell’Arabia Saudita. Il nome della città deriva dal plurale dell’arabo rawḍah, che significa giardini o prati, così chiamata per la fertilità naturale offerta dalla sua posizione al congiungimento dei Wadi Ḥanīfah e Al-Baṭḥāʾ. La spettacolare vista di Riyadh dall’alto, illuminata di sera dalle luci della città, ricorda i suoi omonimi prati; un mare luminoso di luci punteggia il deserto come se improvvisamente giardini di fiori fluorescenti fossero sbocciati tra i suoi contorni scuri.
I festival arabi sono occasioni uniche per mescolare tradizione, fede, convivialità e allegria. Antichi rituali che si ripetono con meticolosità sempre rinnovata.
Non perdete:
GIORNATA NAZIONALE SAUDITA
Quando: 23 Settembre
Dove: in tutto il Paese
La festa nazionale per commemorare la creazione del Regno dell’Arabia Saudita da parte del re Abdulaziz nel 1932. Si celebra con danze popolari, canti e feste tradizionali. Le strade e gli edifici sono decorati con bandiere saudite e ci sono tanti spettacoli di luci ideati da lighting designer di tutto il mondo.
HISTORIC JEDDAH FESTIVAL
Quando: mese del Ramadan
Dove: nel distretto di Al Balad a Jeddah
Tra edifici storici, moschee e piazze storiche si celebra la cultura e il patrimonio della città, rievocando la vita quotidiana del passato.
EID AL FITR
Quando: per tre giorni dalla fine del Ramadan
Dove: in tutto il Paese
La festa che celebra la fine del Ramadan. Per tre giorni i musulmani indossano i lori abiti migliori, le ragazze si decorano mani e polsi con l’hennè, e si ritrovano per pregare e condividere i pasti. Inizia con la preghiera mattutina nelle moschee e nelle case e prosegue con i banchetti a base di piatti tradizionali e rappresentativi della festa, come il Maamoul.
Tra il Mar Rosso ad ovest, il Golfo Persico ad est e il deserto e l’Altopiano del Najd ad attraversarla, l’Arabia Saudita ha un clima diverso da zona a zona. Sostanzialmente è desertico e arido con due stagioni: una più mite, da novembre a marzo, e una calda, da aprile a ottobre.
Vediamo zona per zona:
Costa del Mar Rosso e La Mecca: il periodo migliore è l’inverno da novembre ad aprile, con giornate soleggiate e temperature accettabili. Sconsigliata l’estate;
Costa del Golfo Persico: questa costa è meno calda, i mesi migliori sono ottobre-novembre e febbraio-marzo;
Deserto Siriano: il momento migliore sono i mesi di aprile e ottobre, quando le temperature si aggirano tra 12° e 26°; qui gli inverno sono eccessivamente freddi e le estati torride;
Altopiano: l’inverno è mite, con escursioni termiche notturne, l’estate è caldissima soprattutto a sud. I mesi ideali sono marzo e novembre.
Ovunque il momento più consigliato per un soggiorno va da Novembre a Marzo.
GENNAIO ★★★★★
FEBBRAIO ★★★★★
MARZO ★★★★☆
APRILE ★★★★☆
MAGGIO ★★★☆☆
GIUGNO ★★☆☆☆
LUGLIO ★☆☆☆☆
AGOSTO ★☆☆☆☆
SETTEMBRE ★★☆☆☆
OTTOBRE ★★★☆☆
NOVEMBRE ★★★★★
DICEMBRE ★★★★★
La valuta dell’Arabia Saudita è il riyāl saudita.
Passaporto: necessario, in corso di validità, con durata residua di almeno 6 mesi.
Visto d’ingresso: necessario.
+2 h rispetto all’Italia; +1 h quando in Italia è in vigore l’ora legale.