Intriso di magia, nell’Africa occidentale, il Benin fu la culla del vudù e l’antico porto da cui partivano gli schiavi. Dalle spiagge incontaminate affacciate sul Golfo di Guinea, ai parchi nazionali dove vivono specie selvagge, passando per i villaggi delle tribù autoctone e gli affollati mercati. Respirerete misticismo e natura, vita autentica legata ad antiche tradizioni e ricordi di un passato travagliato. Un viaggio misterioso e ammaliante ad ogni tappa.
Il Tempio dei Pitoni di Ouidah ospita quasi 100 serpenti, protetti come divinità. Qui si svolgono riti vudu con feticci ed amuleti, ma solo gli iniziati possono accedervi. In Benin i serpenti sono venerati come protettori della città e purificatori dell’anima: si crede che ucciderne uno porti sfortuna e negatività, mentre indossarlo intorno al collo permetta all’anima di purificarsi. Molti abitanti tengono pitoni persino in casa. Nel Tempio dei Pitoni e nei luoghi di culto voodoo in generale, vengono svolte diverse cerimonie e rituali. Queste cerimonie coinvolgono spesso danze, musica, canti e sacrifici di animali come polli o capre.
La cucina in Benin, misto di tradizione e influenza coloniale, si basa soprattutto sul riso, l’igname e la manioca, accompagnati da gustose salse, insieme a pesce e carne. Come nel resto dell’Africa occidentale, immancabile è il fufù, purè o gnocchi di manioca o igname. A Nord troverete couscous e polente fatte di miglio o mais. Sulla costa abbondano i piatti a base di pesce ed ottimi crostacei, compresa l’aragosta. Deliziatevi con deliziosi frutti tropicali. Sgranocchiate banane e patate fritte, mentre vi rinfrescate con succhi di baobab, le birre locali, spesso servite nelle calebasse, i gusci della zucca.
Adagiata sulle sponde del Lago Nokoué e affacciata sul Golfo di Guinea, Porto-Novo è la capitale ufficiale del Benin. Tuttavia, è importante notare che Cotonou, una città più grande e popolosa, funge da centro economico e commerciale del Benin ed è spesso considerata una “capitale economica” non ufficiale del paese. Porto-Novo, invece, è il centro amministrativo e governativo del Benin, dove si trovano le sedi del governo, il parlamento e le principali istituzioni amministrative. Entrambe le città svolgono ruoli significativi nella vita del paese.
I festival del Benin sono rinomati in tutta l’Africa Occidentale, soprattutto per i tradizionali festeggiamenti dedicati al vudù. Un’esperienza emozionante.
Non perdete:
GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VUDÙ
Quando: 10 Gennaio
Dove: Ouidah
tutti gli adepti vudù del Sud del Paese si ritrovano a Ouidah per festeggiare il proprio culto. In tutti i principali centri spirituali, nei conventi e santuari delle divinità e all’interno delle foreste sacre, si celebrano riti e sacrifici. Tutto è accompagnato da danze, libagioni e maschere. Il culmine della giornata è l’arrivo del Dagbo Houno, il sommo feticheur di Ouidah. Alla sera la festa continua nell’intimo delle famiglie.
FESTIVAL DELL’IGNAME
Quando: Agosto
Dove: Regioni centrali del Benin
La popolazione si raccoglie per celebrare uno dei principali ingredienti della dieta giornaliera in Africa Occidentale: l’igname. Cittadini di ogni estrazione sociale condividono il pasto in un vero e proprio rito: mangiare insieme i nuovi tuberi per ringraziare gli dei e gli antenati per il buon raccolto e chiedere che il raccolto abbondante continui negli anni.
Il clima del Benin si divide in due grandi zone. Al sud, sulla fascia costiera, il clima è di tipo tropicale, con alta umidità e scarsa escursione termica. Al nord c’è un minore tasso di umidità ma le temperature sono molto più alte tutto l’anno.
Stagione secca (novembre – aprile): Questo è generalmente considerato il periodo migliore per visitare il Benin in termini di clima. Durante la stagione secca, il tempo è più stabile, le temperature sono generalmente piacevoli e le precipitazioni sono scarse. Questa è un’ottima stagione per esplorare le città, visitare siti culturali e partecipare a escursioni.
Stagione delle piogge (maggio – ottobre): Durante la stagione delle piogge, il Benin sperimenta precipitazioni più consistenti, con piogge frequenti e talvolta intense. L’umidità è alta e le temperature possono essere calde. Tuttavia, le aree rurali diventano più verdi e rigogliose durante questo periodo, il che può offrire paesaggi più belli. Le temperature sono più sopportabili nel sud durante questa stagione rispetto al nord.
Clima costiero vs. climi interni: Il Benin ha diverse regioni climatiche. Lungo la costa, nelle città come Cotonou, il clima è equatoriale con una stagione delle piogge più lunga. Nelle regioni interne, come Parakou, il clima è più continentale, con una stagione delle piogge più breve. La scelta del luogo da visitare influenzerà il momento migliore per il tuo viaggio.
GENNAIO ★★★★★
FEBBRAIO ★★★★★
MARZO ★★★★★
APRILE ★★★☆☆
MAGGIO ★★☆☆☆
GIUGNO ★★☆☆☆
LUGLIO ★★☆☆☆
AGOSTO ★★☆☆☆
SETTEMBRE ★★★☆☆
OTTOBRE ★★★☆☆
NOVEMBRE ★★★★★
DICEMBRE ★★★★★
La valuta legale del Benin è il Franco CFA
Passaporto: necessario.
Visto d’ingresso: necessario, da richiedere presso le Autorità consolari del Benin competenti per l’Italia
stesso orario rispetto all’Italia, -1 ora quando in Italia vige l’ora legale