Affacciata sul Mar Rosso, nella costa orientale dell’Africa, l’Eritrea regala emozionanti escursioni in montagna, passeggiate nel deserto, immersioni nella barriera corallina più incontaminata e sguardi nella sua storia, segnata da varie dominazioni. Indipendente dalla vicina Etiopia da poco più di 30 anni, vi trasporterà alla scoperta dei suoi tesori, storici e naturalistici. Un’esperienza multicolore, mai banale, impegnata e divertente.
La depressione vulcanica del Danakil è il punto più basso e caldo dell’Africa. Qui si trova il lago Assal, 155 metri sotto il livello del mare. Sorge nella parte settentrionale del Triangolo Afar, il punto dove si incontrano tre placche tettoniche del Corno d’Africa che qui emergono in superficie. È una delle località più ostili, scenografiche e mozzafiato al mondo, con distese saline dai colori sgargianti, grandi crateri vulcanici continuamente attivi, colate di lava basaltica ovunque. Da qualche parte la terra è giallastra con zolfo e acido solforico, altri punti sono ricoperti da sabbia bianca. La temperatura è talmente elevata che l’acqua che sgorga dal sottosuolo arriva quasi a ebollizione. Nell’aria aleggiano costantemente vapori di cloro e zolfo.
Antiche tradizioni si ripropongono sulle tavole in Eritrea. Protagonista indiscusso è inijera. È il sottilissimo pane che sul fondo del piatto ospita succulente preparazioni e in mano ai commensali sostituisce le posate. Preparato con vari tipi di farina, può essere spalmato con awazè,un impasto di spezie, burro e idromele. Sono molto diffusi vari tipi di burro chiarificato e aromatizzato con spezie di ogni tipo. Tra i piatti tradizionali non perdete lo stufato di carne wat, servito con la piccante salsa berberè, le sambussa le piccole frittelle ripiene di carne, e lo zighinì, il tradizionale stufato di montone. Per concludere ritorna il pane inijera, nel dolce hemesha, con cardamomo e uvetta.
Passaporto: necessario, in corso di validità, con durata residua di almeno 6 mesi
Visto d’ingresso: necessario
I festival e le feste in Eritrea sono allegre celebrazioni religiose e culturali, con la danza come protagonista. Le esibizioni sono accompagnate da strumenti tradizionali a corda come il krar e il wata e musiche diverse in base alle origini etniche. Molto sentite le commemorazioni civili legate alle guerre per l’indipendenza.
GIORNATA DEL MARTIRIO
Dove: tutto il Paese
Quando: 20 Giugno
È la festa ufficiale che rende omaggio ai combattenti morti per la liberazione di Eritrea. La guerra è durata dal 1961 al 1991 e ha provocato circa 65.000 vittime tra i combattenti e migliaia tra i civili. Il martirio è commemorato con processioni di lutto che si concludono nei cimiteri di tutto il paese.
FESTIVAL ERITREA
Dove: Asmara
Quando: prima settimana di Agosto
È una fiera popolare fatta di danze tradizionali con musicisti e ballerini nei loro costumi e ornamenti rappresentativi dei diversi gruppi etnici eritrei. È nata nel 1984, durante gli anni della lotta per la liberazione, con lo scopo di creare un senso di coscienza nazionale e solidarietà e come forum per spiegare le politiche di governo e presentare questioni di sviluppo nazionale. Oggi le rappresentazioni tradizionali sono intervallate da canti moderni di artisti professionisti, ma mantiene lo scopo di conservare l’identità nazionale l’affermazione etno-culturale.
Il clima dell’Eritrea è molto diverso nelle varie zone.
Sull’altopiano, dove si trova la capitale Asmara, le temperature sono miti, con una significativa escursione termica serale. Il periodo estivo (Luglio – Settembre) coincide con la stagione delle grandi piogge e nel periodo invernale (Novembre – Febbraio) il clima è più secco e la temperatura, nelle ore serali, può scendere fino ai 2°C.
Nel bassopiano orientale, dove si trova Massaua, il clima è caldo-umido e le temperature nel periodo estivo (Luglio – Agosto) superano regolarmente i 40°C. Le grandi piogge durano da fine ottobre a febbraio.
Il bassopiano occidentale è caratterizzato da temperature molto alte, rare piogge e clima secco.
Nelle regioni costiere del Sahel e della Dancalia le temperature sono elevatissime – anche oltre i 50°C – e il clima è di tipo desertico torrido.
I periodi migliori per visitare l’Eritrea sono l’inverno per le zone costiere e tutto l’anno per l’altopiano, escluso Luglio e Agosto per le copiose piogge.
GENNAIO ★★★★★
FEBBRAIO ★★★★★
MARZO ★★★★★
APRILE ★★★★☆
MAGGIO ★★☆☆☆
GIUGNO ★★☆☆☆
LUGLIO ★★☆☆☆
AGOSTO ★★☆☆☆
SETTEMBRE ★★★☆☆
OTTOBRE ★★★★★
NOVEMBRE ★★★★★
DICEMBRE ★★★★★
La valuta legale dell’Eritrea è il Nacfa, che dal1997 ha sostituito il Birr. Nel Paese NON esistono sportelli automatici per il prelievo di denaro né terminali POS per il pagamento con carte bancarie. Le transazioni avvengono pertanto esclusivamente con denaro contante.
ASMARA: la città più popolata e il principale centro industriale, economico e culturale. Dal 2017 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO per la sua architettura modernista e razionalista, del periodo coloniale italiano.
+2h rispetto all’Italia; +1h quando in Italia vige l’ora legale.