Per chi ama le terre dei contrasti, lontane dalle rotte più battute, la Corea del Sud è la meta ideale. Tra tradizioni millenarie e modernità assoluta, antiche pagode e altissimi grattacieli, popolo aperto e legato ad un rigido codice comportamentale. Scenari stupendi tra parchi nazionali, paesaggi di montagna e fiumi. Ma anche isole abitate da pescatori con fondali tutti da scoprire. Un viaggio nell’antica storia di un Paese dalla storia travagliata che si nasconde e fa capolino qua e là, tra i reperti archeologici e le bellezze naturali.
La storia del Festival delle Lanterne di Seoul, Yeon Deung Hoe, risale al IV secolo d.C.,, durante il regno di Silla. Le lanterne in carta a fiore di loto erano usate tradizionalmente dai monaci a scopo meditativo e decorativo.
Ancora oggi le lanterne sono preparate con il metodo tramandato nei secoli con una carta speciale, detta Hanji, prodotta da una particolare specie di gelso. Grazie alla maestria dei produttori di lanterne, la parata è accompagnata da sculture che rappresentano elementi naturali e figure di spicco della storia del Siddhartha. La luce delle lanterne ha un forte valore simbolico, legato al concetto di illuminazione di sé stessi, proprio della filosofia Buddhista. Alle lanterne prima di spiccare il volo, si lega un foglio con il nome e un desiderio, che viene affidato al cielo.
La cucina coreana ha origini antiche ma è influenzata, per le dominazioni subite, dalla cucina cinese e giapponese. Riso, verdura e carne, sono i protagonisti insieme alle erbe e spezie piccanti. Ogni piatto è accompagnato da piccoli contorni. I coreani amano condividere il pasto, preparatevi a chiacchierare con i ristoratori dei piccoli locali, che vi faranno assaggiare i loro piatti migliori. Piatto emblema è il Bibimbap, riso, verdure, carne macinata e un uovo solitamente crudo. Irrinunciabile il Pajeon: pancake coreano, dai vari ripieni. Molto amato il bbq, tanto che in tutti i ristoranti ci sono apposite postazioni. Immancabili le Kimchi, verdure fermentate ed insaporite con pepe, peperoncino in polvere, aglio, scalogno e zenzero. Per i dolci assaggiate Tteok, i dolcetti di riso e l’Hotteok, il pancake dolce. Le bevande alcoliche sono a base di riso fermentato.
SEOUL: quasi al confine con la Corea del Nord, è adagiata sulle rive del fiume Han, che la divide in due grandi aree: il quartiere di Chongno-go, la zona degli alberghi, e il Chung-gu, il quartiere più centrale. I resti del suo passato antichissimo sono stati quasi del tutto cancellati nelle ricostruzioni degli anni Cinquanta.
Seoul ha cinque palazzi imperiali che risalgono al periodo Joseon, il Palazzo Gyeongbokgung è il più conosciuto, mentre il Changdeokgung, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, è probabilmente il più bello. Tra i templi buddisti: Tempio di Jogye e il Tempio di Bongeunsa, nel cuore del quartiere finanziario di Seoul, Gangnam.
Oggi la capitale ha le sembianze di una caotica megalopoli con avvenieristiche costruzioni come la Torre di Seoul, all’interno del parco Namsan, e il futuristico centro commerciale Lotte World.
Le feste tradizionali coreane sono tante e molto sentite dalla popolazione, ancorata alle sue antichissime origini, preservate nonostante i cambiamenti sociali.
Non perdete:
FESTIVAL DELLA DANZA MASCHERATA
Quando: dal 2 al 9 ottobre
Dove: Andong
Assistete all’iconica danza delle maschere, ai giochi tradizionali e ascoltate le canzoni popolari piene di sentimento.
Il festival, proprio come lo yin e lo yang nella bandiera coreana, bilancia perfettamente la comprensione culturale con la gioia della celebrazione.
COMPLEANNO DI BUDDHA
Quando: Maggio secondo il calendario lunare l’ottavo giorno del mese,
Dove: tutto il Paese
è una festività per il popolo buddhista, che in questo giorno si dedica ad un momento di riflessione e meditazione, alla ricerca dell’illuminazione dentro di sé. Anche per i sudcoreani non buddhisti è un giorno di festa, legato al ricordo della storia e della tradizione coreana e un’opportunità per visitare i molteplici templi disseminati per tutto il Paese, aperti in questo periodo. I monaci offrono ai visitatori piatti tipici della tradizione coreana, come il sanchae bibimbap, un piatto a base di riso e verdure selvatiche.
Si assiste inoltre a danze e musiche tradizionali e, per i più piccoli, ai giochi tramandati nel corso dei secoli nei cortili aperti dei templi.
Culmine delle giornata è il celebre Festival delle Lanterne di Seoul , in coreano Yeon Deung Hoe, uno spettacolare sfilare di lanterne che riempiono le vie della città prima di spiccare il volo.
Il clima in Corea del Sud è di tipo subtropicale.
L’estate è calda e umida, con temperature quasi insopportabili ovunque. Solo le regioni montuose si mantengono fresche.
I monsoni portano piogge abbondanti e continue durante i mesi di Luglio ed Agosto, a volte anche sotto forma di tifoni con venti forti provenienti da sud. Luglio è il mese più piovoso.
In inverno le temperature si mantengono sotto lo zero (-8°C) tra Dicembre e Febbraio, con un picco minimo a Gennaio.
Nei rilievi più elevati sono abbondanti le nevicate.
Il periodo ideale per un viaggio in Corea del Sud sono le mezze stagioni, quando le precipitazioni sono più contenute rispetto all’estate e le temperature sono più piacevoli rispetto a quelle gelide dell’inverno.
Ideale quindi la primavera, in particolare tra Aprile e Maggio e l’autunno, tra Settembre ed Ottobre, quando il Paese si tinge dei colori più suggestivi dell’anno.
GENNAIO ★★☆☆☆
FEBBRAIO ★★☆☆☆
MARZO ★★★☆☆
APRILE ★★★★★
MAGGIO ★★★★★
GIUGNO ★★★★☆
LUGLIO ★★☆☆☆
AGOSTO ★★☆☆☆
SETTEMBRE ★★★★★
OTTOBRE ★★★★★
NOVEMBRE ★★★★☆
DICEMBRE ★★★☆☆
La valuta legale della Corea del Sud è il Won sudcoreano
Passaporto: necessario, con almeno 3 mesi di validità residua, per ingressi esenti da visto
Visto d’ingresso: non necessario, per soggiorni inferiori a 90 giorni.
+ 8 ore rispetto all’Italia, +7 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale.